Print Friendly, PDF & Email

EPS Toscana ha partecipato alla discussione in merito al Calendario Venatorio 2022-23 che si è tenuta presso gli uffici regionali la mattina di giovedì 9 giugno.
Complimentandosi con gli uffici per l’ottimo lavoro svolto, il presidente regionale EPS ha evidenziato le numerose convergenze di intenti sia sulle specie cacciabili che sulle date di chiusura della caccia.
Ha espresso perplessità invece sulla data di inizio della stagione venatoria, ritenendo più confacente aderire al parere ISPRA, che suggerisce un’apertura della caccia a tutte le specie dal 1 ottobre.
A parere di EPS Toscana questa data andrebbe incontro alle richieste di numerosi cacciatori che vedono nel cambiamento climatico un deterrente all’apertura della terza domenica di settembre, viste le temperature eccessivamente alte degli scorsi anni e consentirebbe di raggiungere una maggiore maturità dei soggetti prelevabili.
Inoltre una apertura della caccia a tutte le specie sarebbe favorevole per salvaguardare la piccola selvaggina stanziale, fagiano e lepre in particolare, in quanto si andrebbe incontro alla specializzazione dell’attività venatoria e tale prelievo verrebbe effettuato solo dagli appassionati di questo tipo di caccia. Gli altri cacciatori si dedicherebbero alle specie preferite, quali il cinghiale o la migratoria, alleggerendo la pressione sulla selvaggina “nobile”.
In subordine, visto che questa posizione non ha incontrato il favore delle altre associazioni venatorie, Paolo Banti ha proposto che, nei primi giorni dopo l’apertura, la giornata venatoria si concluda alle ore 13 come avviene da anni in Emilia Romagna con ottimi risultati.
Accoglie con favore lo spostamento di una settimana dell’addestramento cani, con inizio dal 21 agosto e nel periodo 21-28 agosto di consentirlo al mattino fino alle 13.
In merito alla preapertura, limitata al solo 1 settembre su tortora africana, piccione e storno, Banti ha preso atto che verrà ammesso, in base al piano nazionale di gestione della specie, un prelievo di tortore di soli 5.000 capi per tutta la Toscana, da rendicontare con la APP Toscaccia. Quando verrà raggiunto tale numero, la APP segnalerà la conclusione della caccia per tale specie e a questo proposito ha invitato le associazioni presenti ad informare tempestivamente i cacciatori loro iscritti dei rischi che potrebbero manifestarsi.
EPS Toscana si impegna a fornire un contributo tecnico all’assessore Saccardi in merito alle proprie proposte.

About the author

Marco Navarro

Responsabile editoriale della redazione.
Esperto di comunicazione, web designer, grafico pubblicitario, marketing strategico ed esperto dei nuovi media.

Hide picture