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Il governo andaluso prepara una legge sul benessere degli animali il cui testo sarebbe letale per l’attività venatoria in Andalusia, poiché rappresenterebbe il divieto di cacciare con i cani e la scomparsa di altre modalità, come la caccia alla pernice, la falconeria e la caccia agli acquatici con i richiami vivi.
La Federazione Andalusa di Caccia (FAC) ha denunciato che il governo andaluso non ha mai tecnicamente concordato il progetto di legge con il mondo della caccia durante la sua elaborazione nonostante fosse uno dei principali interessati, il che dimostra che si tratta di un testo giuridico che risponde esclusivamente a interessi animalisti ed anticaccia.
Ciò deriva dall’analisi di un progetto di legge sul benessere degli animali che, se fosse visto come è stato elaborato dal governo andaluso, “sarebbe letale per la caccia” includendo proposte come l’obbligo di educare e socializzare i cani. caccia (o altri animali ausiliari) “per non danneggiare altri animali o l’impossibilità di addestrare i cani da caccia nel loro comportamento innato”.
I cacciatori non potranno allevare i loro cani da caccia
Inoltre, questo testo giuridico “implicherebbe la commercializzazione e la professionalizzazione dell’allevamento e della vendita di cani da caccia, la sterilizzazione obbligatoria degli animali prima del raggiungimento di un anno di età, l’impossibilità del cacciatore di allevare i propri cani da caccia o la scomparsa di alcune razze di cani da caccia dato il loro scarso interesse economico.
Dopo aver analizzato a fondo la proposta di legge futura, il TAF ha presentato nel maggio scorso alcune censure nelle quali, dalla carica responsabile, dall’impegno all'”abbandono zero” e dal rifiuto totale dell’abuso, si propone “la creazione di un ordinamento giuridico specifico per garantire il benessere degli animali ausiliari, il cui monitoraggio sarà effettuato attraverso la creazione di un apposito registro”.
Finora, l’organismo federato ha presentato le sue accuse in numerosi incontri ai diversi gruppi politici del Parlamento andaluso e soprattutto al Partito Popolare, promotore di questa legge, “che ha risposto con evasione e poca forza a un testo giuridico che sarebbe disastrosa per l’attività venatoria in Andalusia».
La Federazione Andalusa di Caccia ha argomenti legali e tecnici sufficienti per affermare che la futura legge sul benessere degli animali “influirà seriamente sulla caccia e potrebbe persino portarla alla fine”.
Data questa situazione, e come rappresentanti della caccia sociale andalusa, «siamo obbligati a non escludere alcun modo possibile per tenere conto della sensibilità dei cacciatori e del loro impegno per il benessere dei cani da caccia e degli animali ausiliari che si occupano della sua natura, innata qualità e peculiarità».

 

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Marco Navarro

Responsabile editoriale della redazione.
Esperto di comunicazione, web designer, grafico pubblicitario, marketing strategico ed esperto dei nuovi media.

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