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Carissimi, eccoci di nuovo qua a parlare della cartuccia da caccia a pallini.

Nell’ articolo precedente abbiamo cercato di lanciare un messaggio verso il mondo venatorio, l’industria dei componenti e produzione delle cartucce, per una cartuccia piu compatibile con l’ambiente che ci circonda….ed in particolare di quella in veste “eco”senza borraggio in plastica.

Fatta questa premessa, oggi vorremmo provare a descrivere, senza troppi tecnicismi e lasciando da parte le nostalgie del passato che, purtroppo non tornerà, ciò che il mercato ci offre sia come componentistica che come prodotto finito, relativamente a  questa cartuccia“eco compatibile”.

Frequentemente, in merito ci è stato posto il quesito:  ma queste cartucce poi come renderanno a caccia? 

Palese che il cacciatore di oggi non vede sempre di buon grado l’utilizzo di cartucce che al loro interno non prevedano il borraggio in plastica; in particolar maniera per quanto riguarda la borra contenitore.
Ovviamente non siamo qua a discutere delle ottime prestazioni della cartuccia moderna “tutta plastica”, però bisogna pure prendere atto che, una cartuccia “eco” ben studiata e caricata con ciò che oggi ci offre il mercato può essere fonte di soddisfazione, regalandoci abbattimenti sicuri e puliti sul selvatico. 

La componentistica moderna relativamente al borraggio di tipo biodegradabile,  purtroppo non offre una scelta vasta come nel passato….però i prodotti disponibili sono di qualità, non troppo costosi e di facile reperibilità.

La nostra più fervida speranza è che pian piano il mercato si renda conto che questo non sarà in futuro piu solo un mercato di nicchia e che pertanto si inizi a pensare e a riproporre componenti di qualità  e variegati.

Qua sotto si puo vedere la produzione attuale della ditta “DIANA” i cui componenti sono da anni utilizzati con profitto sia dal caricatore industriale e artigianale Italiano ed estero, come anche dall’appassionato della ricarica domestica.

Prodotta sempre in vari calibri ed altezze è la Borra SFS (sughero-feltro-sughero) di produzione Nazionale

Altrettanto valida la borra in feltro secco, sempre di produzione Nazionale, molto morbida e adatta a particolari caricamenti

Molto interessante, specie per il caricamento dei piccoli calibri è la “Export” in sughero conglomerato grassato e i sugherini di compensazione altezza borraggio in sughero conglomerato e carta Kraft ai lati.

esempio di caricamento amatoriale “eco” usando il bossolo in plastica e alcuni dei componenti descritti sopra.

esempio di caricamento amatoriale “eco” usando il bossolo in cartone di tipo moderno e alcuni componenti descritti sopra.

Esempio di caricamento amatoriale “eco” cal 20 con polvere monobasica in evidenza il test in placca

(cm. 110×110) a mt. 30 con canna 65*** e prova in canna manometrica, che ha dato i seguenti valori in canna Full con temp. 20° c. umidità 50% – tempo di canna (us) 3030 – V1 m/s 389 – Pressione max (bar) 790

valori su media di 3 colpi.

caricamento industriale su bossolo di cartone

caricamento industriale con componenti biodegradabili su bossolo in plastica

Caricamento Americano con borraggio biodegradabile

Cartucce industriali con bossolo in cartone trattato mediante verniciatura con componente a base cellulosica…questo accorgimento rende il bossolo molto schermato dagli agenti atmosferici…eliminando pure il rischio di spiacevoli rigonfiamenti dello stesso a causa dell’esposizione in ambiente umido.

Cartoncini bianchi della ditta Gualandi, possono essere usati in alcuni caricamenti come soprapolvere o come dischetti di chiusura per l’orlo tondo, cartoncini sempre Gualandi nel tipo numerato.

Vogliamo aggiungere che, chi scrive il presente articolo, da anni ed in vari calibri utilizza questo genere di caricamenti…riuscendo a mettere a punto cartucce di tutta soddisfazione.

Ci fa piacere anche sottolineare che spesso usiamo, sempre con eccellenti risultati il forse un po incompreso “borraggio incoerente” che, se di buona qualità puo essere anche lui foriero di ottime cartucce… ha l’innegabile vantaggio di poter essere modulato a piacere sia nell’altezza che nella compressione.

Questo borraggio è ancora prodotto da una azienda Italiana, nella versione di colore neutro.

Ovvio che pensare di usare questo componente nel caricamento industriale di tipo moderno è abbastanza anacronistico…penso siano ben chiare le difficoltà che comporterebbe sulle macchine automatiche…. però resta pur sempre una valida alternativa per il caricamento domestico.

Ecco un esempio di caricamento amatoriale in cal 28 usando questo interessante componente.
Inseriamo la prova in placca (cm. 110×110) eseguita a mt. 25 con canna 66*** e il certificato della prova di banco eseguita presso il BNP nazionale.

Abbiamo lasciato per ultima, a conclusione di queste nostre righe sulla cartuccia “eco”

una citazione che ci fa piacere fare in merito all’intraprendenza, inventiva e manualità dimostrate dal ns. amico e appassionato caricatore amatoriale Sig.Fabio Ricci, il quale, un po di tempo fa si prese la briga di tentare la riedizione della famosa borra Iris, rinominandola borra “Faricc’s”.

Cosa che gli è riuscita alla grande, borra che nei test ha evidenziato tutta l’eccellenza insita.

Purtroppo ha giocoforza dovuto abbandonare l’idea di produrre in serie tale borra, questo a causa dei costi e difficoltà ad approvvigionarsi della materia prima occorrente.

borra “Faricc’s

Concludiamo queste nostre righe sperando di essere, almeno in parte riusciti a spiegare e a chiarire alcuni dei“perché e per come”di questa chimera che sarebbe, anzi è la cartuccia “eco”.

Lorenzo Belli – Giuseppe Curcurù

 

 

 

About the author

Marco Navarro

Responsabile editoriale della redazione.
Esperto di comunicazione, web designer, grafico pubblicitario, marketing strategico ed esperto dei nuovi media.

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